COMMENTANDO I DATI ISTAT SUI CONTRATTI E LE RETRIBUZIONI, DONÀ DELL’UNIONE CONSUMATORI SUONA L’ALLARME: ‘DAL 2010 I DIPENDENTI PUBBLICI HANNO PERSO 4MILA EURO’

    blocco-stipendi-statali-770x513.jpg (770×513)

    “Due record storici negativi. La durata media della vacanza contrattuale sul totale dei dipendenti supera il precedente primato di 28 mesi, con un rialzo notevole rispetto ai 22,5 mesi di un anno prima”. Così il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Donà, commentando i dati rivelati oggi dall’Istat sui contratti e le retribuzioni. “La cosa più grave – ha aggiunto Donà – è il nuovo record relativo all’aumento delle retribuzioni contrattuali orarie, che salgono di un misero 0,5% su base annua, battendo ogni precedente. Se a questo aggiungiamo che i dipendenti pubblici, per via del blocco della contrattazione, hanno perso in media, dal 2010 al 2015, 899 in termini nominali e, considerando anche l’aumento del costo della vita, 4049 euro in termini reali, ci rendiamo conto come il problema del mancato adeguamento degli stipendi sia la causa principale dell’impoverimento delle famiglie”.

    M.